Spesso, in un certo momento della nostra esistenza, ci siamo chiesti “perché quel tal parente lo chiamo zio o cugino, se non ho alcun rapporto recente di parentela cui posso risalire se non attraverso: mia nonna diceva che…, la tale zia sosteneva che la parentela deriva da…”.

Raggiunta quasi l’età della pensione e dovendo escogitare un modo di essere attivo, rendendomi utile, mi sono ricordato che nelle famiglie Longhitano esistevano diversi soprannomi, “ ‘nghiuri”, ma che c’era ancora il senso della parentela, anche se lontana. “Checchi”, “Cesari”, “Bizzuni”, “Chicchitti” erano nomi ricorrenti nei discorsi familiari, ma ormai si erano persi gli antichi legami, i progenitori, determinando la frammentazione del tronco dell’albero genealogico, come è avvenuto per “il castagno dei cento cavalli” del quale è piuttosto difficile rivedere l’unità.
La mia esperienza in campo botanico mi ha spinto a ricostruire l’albero genealogico della mia famiglia, estendendolo a quanti hanno avuto legami di parentela mediante i matrimoni.
Per realizzare tale desiderio, ho chiesto all’Arciprete di allora (anno 2007) della Chiesa Madre di Bronte, Padre Saitta, il permesso di consultare gli archivi parrocchiali, creando i nuovi indici dei vari volumi, su supporto informatico mediante fogli Excel. L’iniziativa è stata ben accolta, il risultato è stato un lavoro decennale prima di trascrizione e poi di ricostruzione degli alberi genealogici di tutte le famiglie brontesi.
Tale lavoro ha comportato la trascrizione di: 84.698 record di battesimi che vanno dal 1737 al 1923 e di 19.899 record di matrimoni che vanno dal 1729 al 1933, che hanno dato origine a due database necessari all’impostazione del lavoro successivo.
A questo punto sorgeva il problema di rendere fruibile tale lavoro a chiunque volesse fare delle ricerche sulla propria famiglia e togliersi le curiosità, o dare una risposta agli interrogativi che si era posto.

Serviva la collaborazione di un esperto informatico che fosse in grado di organizzare il tutto. Tempo fa mi telefona un giovane che, avendo saputo del mio lavoro, cercava notizie circa gli antenati di sua moglie. Discutendo ho capito che avevo conosciuto la persona che tanto avevo cercato, era l’ingegnere informatico Paolo Campagna, che si dichiarò entusiasta di collaborare con Bronte Insieme per rendere fruibile l’archivio da me creato.
La sua attività era proprio quella di fare ricerche genealogiche e quindi dalla collaborazione tra Il Genealogista e Bronte Insieme, sono nate le opportunità di:
- Rendere fruibili i registri parrocchiali, preservandoli dall’usura;
- Dare a chiunque la possibilità di fare ricerche genealogiche.
Il mio lavoro però non è finito qui, ho ricostruito tutte le famiglie brontesi per poter realizzare gli alberi genealogici. Tali dati sono consultabili sul sito di genealogia My Heritage/Brontecitta Website.
Nunzio Longhitano (1936-2019)